Norcia
Fu importante centro strategico sabino che trasse il nome da Northia, divinità propiziatrice di fortuna, venerata dagli etruschi.
La fioritura di Castelluccio
Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso che si accende ogni anno tra fine giugno e inizio luglio.
Le specie floreali che tingono il Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo, sono innumerevoli, camminando lungo i sentieri possiamo incontrare: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e tant’altro.
Il terremoto del 1859
Il terremoto del 1859 fu devastante: su 676 abitazioni ne rimasero in piedi solo 76. Il 18 settembre 1860, alla vigilia dell’annessione dell’Umbria al Regno d’Italia, un plebiscito sancì l’unione alla madre patria e la fine del potere dei papi.
Molti giovani seguirono Garibaldi, altri combatterono contro gli austriaci, altri ancora parteciparono alla presa di Roma.
Dopo l’Unità d’Italia, Norcia si arricchì di pregevoli opere pubbliche, quali porta Romana, il corso, il monumento a S. Benedetto, il teatro civico, la scalinata e il prospetto del teatro comunale, il campanile di S. Maria, il mattatoio, un nuovo acquedotto e strade carrozzabili, come quella per Ascoli.
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Tappe che attraversano Norcia:
Tappa 5: Ussita – Campi di Norcia
Tappa 6 Campi di Norcia – Norcia