Siamo Tellurici: I Partigiani della terra

Cammino.

E mentre attraverso un territorio sconosciuto la mia mente disegna mappe, traccia i contorni, verifica omologie e crea strutture nello stesso modo in cui il mio progenitore sapiens esplorava e conosceva in tal modo il suo ambiente…

Cammino

E se camminando in un territorio sconosciuto riconosco una somiglianza fra le mappe che ho disegnato e la forma di un crinale in una valle illuminata dal sole, o di un colore o un profumo particolare quelle somiglianze risuonano nella mia mente come parte di una struttura più ampia che tutto connette, mi parla di bellezza.

Cammino

E le differenze fra le mappe note e il territorio che sto esplorando mi forniscono indicazioni preziose su dove potrò trovare il cibo, dove può essere il pericolo, dove potrò ricoverarmi per la notte che non mi è amica, in un luogo sicuro.

Cammino

E ora al mio fianco cammina un compagno. Sento i suoi passi, odo il suo respiro leggermente affannato e allora rallento il mio passo per continuare a camminare insieme a lui. Non conosco il suo nome e non so da dove venga ma andiamo nella stessa direzione.

Camminiamo

E qualcun’altro si è aggiunto a noi due. Sento i passi del gruppo che sgretolano la terra secca del sentiero. Immagino che se fossi una piccola formica, là sotto, sentirei rimbombi e scricchiolii, come un terremoto.

Camminiamo

E siamo sempre più numerosi. Accorriamo ad aiutare un compagno in difficoltà, qualcuno che si è perso. Puliamo il sentiero e segnaliamo i pericoli ai viandanti che seguiranno. Difendiamo il territorio che ci è stato affidato affinché anche quelli che verranno dopo di noi, i nostri  figli, i nostri nipoti, trovino ancora la stessa bellezza.

Facciamo risuonare la terra amica sotto i nostri passi.

Siamo i tellurici

I partigiani della terra.